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La riapertura delle scuole in sicurezza è stato il tormentone dell'estate 2020. Tanta attenzione la scuola l'avrebbe meritata anche prima e, purtroppo, non c'è sempre stata. I problemi annosi della scuola, già ben radicati prima dell'emergenza Covid 19, sono emersi in tutta la loro gravità ed evidenziano ancor di più la necessità di investire seriamente e programmaticamente nella scuola. In Italia già prima della pandemia avevamo il tasso di dispersione scolastica era alto. Il Covid ha alzato i numeri. Dispersione scolastica, abbandono della scuola e soprattutto dispersione esistenziale. I ragazzi ci pongono domande radicali, ci cercano, ci chiedono: non possiamo abbandonarli. Non lasciamoli soli, facciamoci trovare. Non necessaria- mente fisicamente, ma come protagonisti dell'avventura educativa e di una pro- posta significativa, come esempio, come segno, come parola di vita, come punto fermo, sicuro e fiducioso. A questa situazione non si può immaginare di rispondere con delle regole, con degli appelli etici che si sono già dimostrati inefficaci. Essi non riescono a destare l'io dei nostri ragazzi, E senza la mossa dell'io non c'è esperienza educativa. Senza proporre un significato la realtà perde la sua attrattiva. Prefazione Milena Santerini. Postfazione Antonio Mazzi.